Meditazione: Lo spirito guarisce il Corpo

Meditazione: Lo spirito guarisce il Corpo

Meditazione ora si rapporta con la scienza che ha dimostrato quello che gli insegnamenti spirituali ci tramandano, ovvero che lo Spirito è in grado di modificare la struttura biologica del corpo.

Ecco allora che la meditazione così come lo stesso pensiero positivo, possono favorire la guarigione e una vita più lunga.
In questo articolo si condividono alcuni studi e ricerche che contribuiscono a confermare il legame tra Spirito e corpo.

Gli effetti positivi della meditazione sul processo di guarigione

“Nell’essere umano vi sono elementi chiave per la guarigione”

La meditazione è nota anche a due psicologi, Vladimir Bostanov e Philipp Keune, che avrebbero scoperto l’azione guaritrice dello spirito sul corpo umano mediante un esame neurologico del cervello dei soggetti prima e dopo un corso di meditazione.

I risultati di questo studio hanno evidenziato come il cervello, dopo il corso di meditazione di otto settimane, abbia significativamente incrementato la propria reattività.

Il cervello dei soggetti che lavoravano meditativamente aveva imparato a non rimuginare continuamente, indirizzando le risorse di attenzione liberate concentrandosi sul test.

“Meditare aiuta i pazienti a controllare la propria attenzione – ha dichiarato il Dr.Keune – e li rende meno inclini a perdersi in pensieri negativi”.

In molti ospedali universitari oggi psicologi e medici stanno lavorando per abbinare tecniche meditative ricavate da Buddhismo e Induismo alla medicina moderna.

Nel suo libro “La meditazione per gli scettici” Ulrich Ott vom Bender dell’Institute of Neuroimaging dell’Università di Gießen, illustra il sentiero della meditazione, utile “ad ampliare la coscienza ed a liberarsi dagli stereotipi di pensiero e comportamentali acquisiti”.

Anche al Massachussetts General Hospital di Boston è recentemente stata eseguita una ricerca su 15 pazienti, inizialmente agitati, con sonno disturbato e pieni di preoccupazioni.

La diagnosi: disturbi d’ansia generalizzata. Per otto settimane hanno frequentato un corso di meditazione; al termine erano in grado di controllare meglio le loro paure e hanno ricominciato a dormire bene.
L’indagine ha rivelato che il loro cervello, meditando, aveva subito una modificazione positiva;

zone della corteccia prefrontale (deputata alla coscienza di sé) registravano una irrorazione sanguigna superiore, così come le aree deputate alla regolazione del sentimento.

Inoltre si evidenziava una maggiore connessione tra la corteccia prefrontale e l’amigdala, il centro della paura nel cervello, rispetto ai pazienti che non avevano meditato.

Cosa ne pensano gli psicologi

Anche la psicologa Bethany Kok, sta indagando il potere di guarigione della mente. La scienziata americana studia in particolare il nervo vago.
Insieme ai colleghi della University of North Carolina la Kok ha portato avanti un interessante esperimento: per nove settimane .

65 donne e uomini ogni sera dovevano annotare in un questionario i sentimenti e le esperienze sia positivi che negativi della giornata.

La metà del gruppo partecipava poi a un corso di meditazione dove si imparava ad esprimere emozioni come amore, gentilezza e compassione.
Bethany Kok ha presentato il risultato della ricerca sulla rivista Psychological Science: ebbene, il tono del nervo vago di coloro che meditavano è aumentato in modo significativo.

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Il nervo, da sempre poco conosciuto, potrebbe rappresentare il collegamento decisivo tra sentimenti positivi e salute fisica. “Le conoscenze acquisite – così il Dr.Thomas Schlaepfer dalla Clinica di Psichiatria e Psicoterapia dell’Università di Bonn – rendono molto verosimile che il nervo vago sia proprio la struttura di collegamento tra corpo e anima”.

È lo spirito ad edificare il corpo” scriveva Friedrich Schiller otre due secoli or sono. Ed ecco che – passo dopo passo – la neuroscienza riconosce quello che il poeta, che peraltro era anche medico, sosteneva: vale a dire che l’anima può cambiare il corpo.

Nell’essere umano vi sono elementi chiave per la guarigione“ – sostiene Winfried Rief, del Dipartimento di Psicologia Clinica e Psicoterapia dell’Università di Marburg – egli, se vuole, può influenzare il suo recupero anche con gravi malattie fisiche”.

Connessione anima e corpo

“Per guarire con lo spirito si ha bisogno della connessione tra anima e corpo”, dice lo psicologo Manfred Schedlowski, dell’Istituto di Psicologia Medica e Immunobiologia Comportamentale dell’Università di Essen.

“Sia che io mediti o che il mio medico susciti un’aspettativa di me, produco dei cambiamenti biochimici che raggiungono i miei organi attraverso il sangue e i nervi”.

Che un atteggiamento positivo verso la vita e la salute siano collegati, viene confermato anche dagli studi epidemiologici.
Negli Stati Uniti, i ricercatori hanno studiato fotografie di 196 giocatori di baseball, a partire dal 1952, individuando quelli che sorridevano.
Poi hanno ricercato quelli ancora in vita nel 2009. Il risultato: coloro che ridevano avevano avuto un grado di mortalità molto più basso!

Tratto dal sito Visione Olistica

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