Tai chi chuan : Studi scientifici sulle qualità terapeutiche

Tai chi chuan : Studi scientifici sulle qualità terapeutiche

Al tai chi chuan vengono attribuite qualità terapeutiche straordinarie. Il tai chi chua è particolarmente adatto a pratiche riabilitative perché usa movimenti senza contrazioni muscolari, ricerca una corretta postura attraverso una distensione articolare. Pone l’attenzione sulla respirazione addominale e lo scarico del proprio peso a terra senza gravare sulla schiena. La pratica del tai chi si fonda su concetti filosofici che diventano tangibili nel corpo trasformando in un viaggio alla scoperta di se stessi

In uno studio condotto su 354 persone provenienti da venti località in North Carolina e New Jersey, i partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi: il primo ha seguito il corso di Tai Chi (due sessioni la settimana per otto settimane), mentre il secondo, che fungeva da gruppo di controllo, ha iniziato il corso otto settimane dopo. I requisiti per partecipare alla sperimentazione erano: essere affetti da artrite (diagnosticata da un medico), avere almeno 18 anni ed essere in grado di muoversi autonomamente senza bisogno di assistenza. Si è riscontrato un miglioramento su soggetti affetti da diversi tipi di artrite, incluse la fibromialgia, l’artrite reumatoide e l’osteoartrite” con benefici sul dolore, stanchezza e rigidità  delle articolazioni.

Ecco un altro studio dell’ Ospedale Sacco di Milano: soggetti ultrasettantenni e ultraottantenni sottoposti alla pratica del Tai Chi miglioravano il loro equilibrio e riducevano il rischio di caduta in modo statisticamente significativo. Lo studio era sotto la supervisione di Silvano Busin, direttore dell’Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica assieme all’équipe dei medici e fisioterapisti. Hanno riscontrato miglioramento della stabilità posturale, delle percezioni sensoriali-propriocettive, dell’andatura, l’aumento della sicurezza e la conseguente uscita dalla “sindrome post caduta” o paura della caduta.

Uno studio pubblicato su Archives of Internal Medicine dai ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston (Usa) ha coinvolto 100 soggetti affetti da insufficienza cardiaca sistolica, esaminati dal 2005 al 2008 e suddivisi in due gruppi. Al primo, composto da 50 pazienti, è stato assegnato il compito di svolgere un’ora di Tai Chi due volte a settimana per tre mesi. Al termine dell’esperimento è emerso che, rispetto al gruppo di controllo, la qualità della vita di chi aveva praticato la disciplina era significativamente migliorata: i pazienti, infatti, mostravano un maggior benessere e più fiducia nell’eseguire gli esercizi fisici e i compiti di tutti i giorni

In uno studio condotto dai ricercatori dell`University of Queensland di Brisbane St Lucia, in Australia ha rilevato che è sufficiente seguire per un periodo di tre mesi un programma terapeutico basato sul Tai Chi per ridurre depressione e diabete mellito. Al termine dell`esperimento, infatti, il girovita dei partecipanti era diminuito dal 4-3%, il livello di glucosio nel sangue si era abbassato del 6%, l`ipertensione del 9% e la percentuale di coloro che erano affetti da sindrome depressiva si era ridotta dal 60 al 20%.

Presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è stata sperimentata con successo l’introduzione di un corso di Tai Chi dedicato specificamente a donne affette da carcinoma mammario.

Presso il servizio di Oncologia interdisciplinare di Napoli è stato attivato un corso di Qi Kung che si è rivelato un ottimo metodo di recupero psico-fisico nell’ambito del percorso terapeutico.

Insomma tanti studi attestano l’efficacia terapeutica del Tai chi in tantissimi disturbi e malattie e questo e di supporto a spingere affinché la pratica diventa diffusa nella società occidentale.

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